Oggi non festeggerò, non andrò a cena fuori, ed anche se è una ricorrenza significativa non brinderò, ma solo perché non amo gli auguri scanditi da un calendario. Però.
Però mi fermerò qui in religioso silenzio, col solo rumore dei tasti , perché voglio ringraziare, fermandomi sui loro volti, tutte le donne della mia vita.
Che ho incontrato, che ho amato riamata, che mi sono state di esempio, che mi hanno incoraggiato con le loro vite, anche quelle che non ho conosciuto, ma che ho seguito sui libri.

Che si sono cercate una stanza tutta per sè, anche povera e piccola, ma autentica.

Mia nonna, che a 65 anni prese di nascosto la patente, dicendo una piccola bugia ogni mattina, facendo finta di andare alla messa di maggio, e che fino all’ultimo viaggiava per l’Italia sulla sua Mini turchese, indipendente e fiera.
Mia zia, mamma di Andrea, dalla quale, in Gargano, ho trascorso la mia infanzia più felice e odorosa di pino.

Filo, che ogni giovedì viene da me da ormai 20 anni, e conosce la Barbara più vera, quella che si è appena svegliata, che non si è ancora ‘vestita di coraggio’.

Marina, vera artista, che in anni faticosi, mi accoglieva nella sua casa in Toscana, -sorelle- diceva,

e sentivo che era vero. E ritrovavo il sorriso e l’energia.

E poi donne che non ho conosciuto personalmente, ma che ho ammirato per il loro coraggio e candore.

Abbiamo ancora tanta strada da fare e gli uomini non abbiano paura.

Cosa ci può essere di più bello di una donna con la quale puoi parlare, veramente.

Una donna che ti guarda dritto negli occhi, sorridendo?

Quanto può essere più interessante una vita vissuta così?
Guardandosi dritto negli occhi?

1 Comment0
  1. Chicca
    Chicca
    08 Mar 12

    Niente di più vero! E tu , per me, sei una di queste donne…da prendere da esempio! Ciao Barbara, Chicca

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